Sono solo? Solo io o anche gli altri? E se lo sono anche gli altri, allora non sono davvero solo? E che cos'è questo il paradosso della solitudine? Spero che io non sia l'unico ad essermi posto queste domande, credo che tutti almeno una volta se le sono poste, forse le hanno esposte in maniera diversa, quasi sicuramente ognuno di noi si è dato risposte diverse. Vi espongo la mia di risposta: Iniziamo dal principio, cos'è per me la solitudine? La solitudine per me è quella circostanza che ci fa provare un senso di vacuità interiore. Questa sensazione di vacuità può essere piacevole o dolorosa, perciò esistono due tipi di solitudine, una solitudine alietante spesso ricercata da chi la prova e una solitudine quasi aberrante solitamente imposta o dipesa da forze maggiori. Non a caso in inglese esitono due termini per distinguerle: "solitude" per il primo caso e "loneliness" per il secondo caso.
Nella nostra società la solitudine (loneliness) ricopre il ruolo di pena, basti pensare alle carceri e al fatto che la punizione nei sistemi di detenzione sia un isolamento ancora più profondo, a volte mi chiedo se sia solo la società a spingerci a vedere la solitudine come una sofferenza, non riesco mai a darmi una risposta forse perché bisognerebbe avere un visione esterna dalla società stessa (che io non ho). Ma il più delle volte io credo che la maggior parte di noi, nella maggior parte del tempo sia sola da un punto di fista psichico, ma ce ne accorgiamo solo quando quella solitudine diventa anche fisico. Infatti è molto improbabile che si sia in simbiosi emotivamente e psicologicamente con una persona, ad esempio se io sono in uno stato di felicità non voglio che sia alterato in qualsiasi modo, viceversa se sono in uno stato di tristezza magari voglio stare solo, magari non voglio disturbare il tuo stato di felicita o ho paura che tu non possa comprendere il mio stato d'animo. Ma a volte penso anche che ciò noi cerchiamo negli altri è esattamente qualcosa che non comprendiamo, un punto di vista diverso. Ad esempio io ho sempre visto l'amore come uno scambio e come può avvenire uno scambio di punti di vista se abbiamo gli stessi punti di vista, per questo credo che esista l'arte per cercare di mostrare agli altri il proprio punto di vista, per essere compresi.